mercoledì 10 marzo 2010

I Pesci

I pesci sono degli animali che vivono nell'acqua e respirano l'ossigeno disciolto in essa mediante branchie. Non possiedono zampe bensì pinne, che permettono loro di muoversi nell'elemento fluido con particolare efficacia. Dal punto di vista della classificazione scientifica, essi appartengono al subphylum dei vertebrati, e con oltre 30000 specie coprono quasi il 50% del totale delle specie del gruppo. Si distinguono tra i vertebrati per il lungo periodo di evoluzione che ne ha consentito la diversificazione in tutte le forme attuali, sviluppate e adattate ad ogni tipo di condizione e alimentazione, specializzandosi e occupando praticamente tutte le nicchie ecologiche dei vari ambienti acquatici. I pesci hanno colonizzato pressocchè qualsiasi mare, oceano, fiume o lago del pianeta, con forme colori e dimensioni diversissime tar loro.

Vi sono specie tipiche dei corsi d'acqua montani o dei laghi. Gli ambienti a salinità variabile, come gli estuari dei fiumi e le lagune, accolgono specie specializzatesi nel sopportare sbalzi anche grandi della concentrazione del sale disciolto, dette eurialine, al contrario le specie incapaci di adattarsi ad ambienti con salinità variabile sono dette stenoaline. In mare, lontani dalle coste e privi di ogni nascondiglio, i pesci sono caratterizzati da livree argentate per riflettere il blu delle acque circostanti e nascondersi così ai predatori. Molti hanno una forma slanciata, adatta al nuoto veloce per favorire la fuga o la caccia, altri si radunano in branchi numerosi. Grotte e anfratti bui delle secche e delle scogliere offrono rifugi ai pesci di tana o ai pesci notturni che vi si nascondono al giorno per poi uscire a caccia di notte. Altre specie si sono adattate alla vita abissale altri si sono specializzati per la vita nel gelo. Sebbene quasi tutti i pesci siano esclusivamente acquatici, esistono delle eccezioni. I Perioftalmi, hanno sviluppato degli adattamenti che permettono loro di muoversi sulla terraferma per diversi giorni.

ANATOMIA

Come tutti i vertebrati, i pesci sono dotati di un endoscheletro, che può essere formato da tessuto osseo o cartilagineo. La forma del loro corpo, adatta alla vita acquatica è idrodinamica, affusolata, allungata e spesso compressa lateralmente per offrire la minima resistenza all'acqua.

La BOCCA si è evoluta in base allo stile di vita e all'habitat colonizzato. Alcuni pesci hanno la bocca rivolta verso l'alto, altri rivolta verso il basso e altri ancora parallela al corpo. Esistono anche pesci con bocca a ventosa dove le labbra si sono allargate per formare un organo di ancoraggio (pesci di fondo) e pesci con bocca tubolare per meglio aspirare tra gli anfratti rocciosi. La bocca è dotata di denti che possono essere disposti anche in file multiple (fino a 7) come negli squali.

Gli organi di locomozione dei pesci sono le PINNE: strutture formate da raggi ossei o cartilaginei, collegati da una membrana di pelle. Il movimento è assicurato dalle pinne, di cui quattro, le pettorali e le ventrali, permettono di mantenere o modificare la direzione dello spostamento.

La pinna caudale è responsabile della principale spinta propulsiva del pesce mentre la pinna dorsale e anale servono per mantenere il corpo in posizione verticale. Alcune specie posseggono anche una pinna adiposa che serve ad aumentare la stabilità negli spostamenti orizzontali.

Come tutti i vertebrati i pesci posseggono una pelle composta da due strati: l'epidermide (parte esterna) e il derma (vascolarizzato e localizzato nella parte interna della pelle). La maggioranza dei pesci è ricoperta da SCAGLIE, impermeabili e posizionate sopra l'epidermide, incastrate l'una con l'altra come tegole di un tetto.


ORGANI INTERNI

Il sistema nervoso centrale è costituito dal cervello e dal midollo spinale.

Anche i pesci hanno organi di senso:


l'udito viene percepito attraverso la vescica natatoria, una sorta di sacchetto che si può riempire e svuotare d'aria, permettendo gli spostamenti verticali;

il gusto è percepito ed elaborato nella bocca e nel cavo faringeo e serve a distinguere il cibo dalle sostanze dannose;

le narici non hanno funzioni respiratorie ma solo olfattive e con l'olfatto il pesce percepisce le particelle odorose provenienti da sangue, muco di altri pesci, putrefazione di organismi e piante;

la vista è un organo sviluppato in modo differente in base allo stile di vita. La maggior parte dei pesci presenta gli occhi ciascuno su un lato: ciò consente di avere un campo visivo di circa 360° e una visione monoculare (ognuno dei due occhi mette a fuoco indipendentemente dall'altro) e grandangolare. I predatori e i pesci sdraiati su un fianco presentano invece occhi ravvicinati e una visione binoculare;

altro organo di senso dei pesci è la linea laterale con la funzione di percepire variazioni di frequenza (oscillazioni dell'acqua prodotte dalle correnti e dai corpi in movimento) o deboli campi elettrici.

APPARATO RESPIRATORIO

La maggior parte dei pesci compie gli scambi gassosi attraverso le branchie localizzate ai lati della faringe. Le branchie sono formate da strutture filamentose fortemente vascolarizzate. Quando il pesce assume acqua ricca di ossigeno attraverso la bocca la fa passare attraverso le branchie a livello delle quali avviene l'assunzione dell'ossigeno e l'eliminazione dell'anidride carbonica. Nelle branchie la circolazione va in controcorrente rispetto a quella dell'acqua. Questo sistema consente ai pesci di assorbire una grande quantità di ossigeno disciolto. Successivamente l'acqua fuoriesce attraverso le fessure branchiali situate ai lati del capo, che possono essere ricoperte da un opercolo. Vi sono pesci che assorbono ossigeno attraverso la pelle (anguille), i pesci gatto sono in grado di assorbire ossigeno attraverso il loro tratto digestivo, i lepistoseidi utilizzano la vescica natatoria come un polmone e altri pesci hanno sviluppato degli organi respiratori accessori utilizzati per estrarre l'ossigeno dall'aria.

APPARATO DIGERENTE

Nei pesci il cibo viene ingerito attraverso la bocca, arriva allo stomaco o ai ventrigli, che secernono enzimi digestivi. Intervengono nella digestione anche enzimi secreti dal fegato e dal pancreas. Le sostanze nutritive vengono assorbite attraverso l'intestino e gli scarti vengono eliminati attraverso l'ano.

SISTEMA ESCRETORE

I pesci eliminano le sostanze azotate di rifiuto sotto forma di ammoniaca. Alcune sostanze di rifiuto sono eliminate attraverso le branchie altre vengono eliminate dai reni che sono organi escretori che filtrano il sangue.

APPARATO CIRCOLATORIO

La circolazione è nei pesci molto più efficiente rispetto a quanto non avvenga nella maggior parte degli invertebrati. Nei pesci l'apparato circolatorio è chiuso e semplice. Il sangue è pompato da un cuore formato da due camere (un atrio e un ventricolo) verso le branchie, da dove raggiunge l'intero corpo dell'animale per poi ritornare al cuore. Non si ha mai mescolanza tra sangue ricco di ossigeno (arterioso) e sangue ricco di anidride carbonica (venoso), per cui questo tipo di circolazione viene definito completo.

TERMOREGOLAZIONE

La maggior parte dei pesci sono eterotermi, non sono, cioè, in grado di regolare la loro temperatura corporea, che quindi è simile a quella dell'ambiente che li circonda. Nonostante questo si mantengono in attività tutto l'anno; la temperatura degli ambienti acquatici tende infatti a rimanere più costante di quanto non avvenga negli ambienti terrestri e quindi i pesci non devono sopportare i forti sbalzi termici tra estate e inverno. Alcuni pesci sono omeotermi e riescono a mantenere costante la loro temperatura corporea che è indipendente da quella esterna (famiglia Sconbridae che include pesci spada, tonni e marlin). Pesci spada e marlin sono in grado di riscaldare solo gli occhi e il cervello, mentre i tonni e i grandi squali sono in grado di mantenere la temperatura corporea fino a circa 20° più elevata rispetto a quella dell'acqua. L'endotermia è mantenuta mediante il trattenimento del calore generato dai muscoli durante il nuoto e permette a questi pesci di aumentare la forza contrattile dei muscoli, di aumentare la velocità di elaborazione del cervello e di aumentare la velocità della digestione.

LA RIPRODUZIONE

La maggior parte delle specie è ovipara a fecondazione esterna, per cui la femmina depone migliaia di uova prive di guscio che verranno fecondate dal maschio successivamente. Queste hanno vita molto breve e i pesci appena nati conservano ancora il sacco vitellino, ovvero la membrana contenente le sostanze nutritive dell'uovo, che verranno poi utilizzate dal pesce stesso durante il primo periodo di vita. Solo pochissime specie sono ovovivipare o vivipare (Condroitti come gli squali e Osteitti).


Giacomo S. Thomas C.

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